Progetti di Interesse
Fino ad ora sono stati finanziati molti progetti relativi alle tecnologie di trattamento dei Rifiuti Agricoli: ciò è avvenuto all’interno dello schema di finanziamento europeo e specialmente LIFE. La maggior parte di questi progetti è concentrata sullo sviluppo di tecnologie innovative di trattamento dei rifiuti e di tecnologie innovative per il miglioramento dei processi di produzione che in seguito producono rifiuti “più puliti”. Oltre alle comunità scientifiche/di ricerca europee, ci sono anche soggetti privati (PMI, ambientalisti ecc.) che hanno sviluppato tecnologie o migliorato le fasi di produzione allo scopo di migliorare la qualità dei prodotti finali e minimizzare il volume dei rifiuti e, di conseguenza, il degrado ambientale provocato dal loro utilizzo.
Le acque di scarto trattate o i fanghi di compostaggio prodotti grazie a queste tecnologie potrebbero potenzialmente essere usati per l’irrigazione e/o fertilizzazione delle colture, in seguito alla valutazione e alla definizione di specifici termini e condizioni riguardo alla loro capacità di adattarsi e aiutare la crescita delle piante, senza causare fitotossicità e problemi ambientali.
Progetti finanziati dall’Unione Europea relativi al trattamento dei rifiuti agricoli.
In generale esistono due categorie di progetti oggetto di finanziamento relativi allo sviluppo di tecnologie di trattamento dei rifiuti agricoli.
1. Progetti che hanno sviluppato tecnologie innovative di trattamento con la produzione di compost e acque di rifiuto (pulite) adatti al settore agricolo; tuttavia le acque non sono state saggiate per la coltivazione delle colture oppure sono state testate ma in maniera ridotta.
Questi progetti sono:
– LIFE05 ENV/IT/000845
New technologies for husks and waste water recycling plus (TIRSAV plus)
Web site: www.tirsavplus.eu
Building on the results of a previous LIFE project (LIFE 00 ENV/IT/000223 TIRSAV), the new project will address the issue of cost-effectiveness of an innovative technology at oil-mill level through the planning and construction of a centralised recycling plant. The unit will also be able to recycle other organic wastes to produce organic fertilisers that are easy to use and acceptable for farmers. Finally, the project will promote the harmonisation of legislation at European level regarding the oil-mill wastes.
– LIFE98 ENV/E/000370
Sviluppo ed implementazione di un piano centralizzato per il riutilizzo e la valorizzazione di rifiuti agricoli derivati da coltivazioni intensive e dalla manipolazione di frutta e ortaggi (Spagna).
Il piano è stato progettato per produrre quattro sotto-prodotti usando i rifiuti agricoli come materie prime, principalmente biogas, fertilizzante organico, fertilizzante liquido e acqua. La soluzione tecnica creata consisteva in un processo formato da cinque fasi che si integravano con tre differenti tecnologie di trattamento dei rifiuti. Le fasi e le tecnologie coinvolte erano: (1) iniziale metanizzazione tramite digestione anaerobica mesofila (2) separazione delle fasi (3) seconda metanizzazione tramite digestione anaerobica mesofila (4) produzione di fertilizzante organico attraverso compostaggio accelerato e (5) produzione di un fertilizzante liquido tramite osmosi inversa.
LIFE99 ENV/D/000424
Impianto di dimostrazione innovativo per il trattamento delle acque di vegetazione dei frantoi (OMW) con utilizzo energetico e materiale dei residui (Germania, implementazione avvenuta in Grecia).
Sito internet: http://www.aquatec-engineering.com
Questo progetto mostra i vantaggi di un processo multiuso ed economicamente auto sostenibile volto allo sfruttamento dei componenti solidi ed energetici derivati dall’acqua di scarto della molitura dell’oliva.
L’elemento chiave di questa tecnologia consiste in un processo biologico anaerobico distinto in più fasi. In questo procedimento, il biogas ottenuto dal contenuto organico dall’acqua di scarto veniva convertito in energia elettrica e termica (energia rigenerativa). Inoltre, un fertilizzante di elevata qualità e altre sostanze di valore venivano ottenute dai residui. L’acqua di scarto purificata veniva usata come acqua di processo o per l’irrigazione di zone agricole. Per queste ultime, è stato costruito un sistema dimostrativo nel 1999 sull’isola di Creta e qui ha iniziato ad essere operativo all’inizio della stagione di pressatura dell’olio, a Novembre dello stesso anno. Questo sistema entra in funzione con successo per 5 mesi circa all’anno e purifica le acque di scarto provenienti da uno stabilimento di produzione dell’olio che produce circa 400 tonnellate di olio d’oliva all’anno (estrazione a tre fasi). Il livello di purificazione raggiunto è oltre il 95%, mentre stando a ciò che sostengono i beneficiari, il residuo solido prodotto potrebbe essere usato come fertilizzante e l’acqua (o l’acqua di scarto) prodotta per scopi di irrigazione.
– LIFE00 ENV/GR/000671
Sviluppo di un procedimento per la gestione integrata dei rifiuti di frantoio tramite il recupero di antiossidanti naturali e produzione di fertilizzante organico (Grecia) – MINOS
Sito internet:
http://ec.europa.eu/environment/life/project/Projects/index.cfm?fuseaction=search.dspPage&n_proj_id=1931
L’obiettivo del progetto era stabilire un procedimento dimostrativo per l’utilizzo integrato dei rifiuti prodotti in frantoio. Il progetto ha coinvolto lo sviluppo di un procedimento tecnologico auto sufficiente e di qualità per il recupero degli antiossidanti naturali dalle acque reflue delle industrie di produzione dell’olio d’oliva mentre il sistema veniva integrato con il compostaggio dei residui delle acque di scolo per la produzione di un fertilizzante organico naturale. Questo progetto ha dimostrato che il liquido di scarico altamente inquinante dei frantoi può essere filtrato con successo e poi estratto per recuperare importanti polifenoli dall’elevato valore di mercato. Inoltre, i rifiuti solidi derivati dalla lavorazione dell’olio d’oliva possono essere combinati con qualsiasi altra parte rimanente della componente organica delle acque reflue allo scopo di produrre un ricco ammendante del suolo. Il compost ottenuto e il sottoprodotto liquido ricavato potrebbero essere applicati in agricoltura, come ammendante del suolo e per l’irrigazione. In ogni caso comunque l’applicazione sperimentale non era prevista all’interno delle attività del progetto.
– LIFE00 ENV/E/000555
Impianto dimostrativo per il compostaggio di fanghi di depurazione comunali e paglia di riso, e valutazione della qualità agronomica del compost prodotto (Spagna).
Sito internet: http://www.biocompost.org
Con questo progetto è stato sviluppato un nuovo sistema per raccogliere la paglia di riso da appezzamenti fangosi; inoltre è stato testato e migliorato un procedimento di compostaggio ottenuto con un mix di paglia di riso e residui dal trattamento delle acque reflue. Questo procedimento, che ha mostrato risultati soddisfacenti, ha reso evidente il potenziale del riciclaggio della paglia di riso ottenuta dal raccolto, paragonato alla sua combustione. Per quanto riguarda la produzione del compost, si è concluso che si tratta di una modifica organica, un’opzione interessante quale destinazione d’uso finale in agricoltura. I beneficiari hanno valutato l’effetto del compost su una serie di specie caratteristiche degli ecosistemi del Natural Park (psamofilas) e ne hanno anche fatto uso per modificare un terreno franco argilloso usato nella coltivazione di agrumi. I risultati hanno rivelato un aumento di materia organica ma non in termini di acidi umici né di altre proprietà del suolo tra quelle prese in esame.
– LIFE05 ENV/GR/000245
Tecnologie Rispettose dell’Ambiente per lo Sviluppo Rurale (Grecia)
Sito internet:
http://ec.europa.eu/environment/life/project/Projects/index.cfm?fuseaction=search.dspPage&n_proj_id=2835
L’obiettivo principale del progetto era sviluppare un piano di gestione integrato per il bacino del fiume Evrotas (Peloponneso, Grecia) e per la zona costiera, combinando le più recenti tecnologie rispettose dell’ambiente e di fattori socio-economici; altre finalità del progetto erano sviluppare e proporre una “cassetta degli attrezzi” di tecnologie che potessero essere usate per ridurre l’inquinamento diffuso originato dai terreni agricoli; infine, il progetto si proponeva di installare e saggiare tre unità prototipo per il trattamento dell’acqua di scarto e dei rifiuti solidi originati dalle produzioni locali di olio d’oliva e succo d’arancia. Sono state effettivamente saggiate alcune unità prototipo per il trattamento dei rifiuti derivati da frantoi locali per trattare le acque di vegetazione :
– Un primo approccio consisteva nel filtrare l’acqua di scarto dell’oliva prima di rilasciare il liquido residuo in un’area ripiantata con alberi di pioppo, ottenendo in questo modo una degradazione naturale. Non è stata trovata traccia di sostanza organica derivante dall’acqua di scarto al di sotto di 80 cm di profondità ed essa non è entrata nei serbatoi sotterranei. Man mano che i pioppi e le loro radici crescevano, la fitodepurazione ha raggiunto una riduzione del carico di nitrati nelle acque reflue dell’80%.
– La seconda tecnica si è avvalsa di calce per separare le particelle liquide e solide prima di procedere al compostaggio della parte solida e prima di mescolare il liquido con acqua pulita. Entrambe le tecniche sono state poi usate su un terreno agricolo, aumentando la produzione di mais.
– Il terzo approccio ha utilizzato l’elettrolisi per il trattamento delle acque di scarico con un fabbisogno notevole di ossigeno biologico (BOD) e derivante dalla lavorazione delle olive in salamoia. Questo procedimento ha ridotto il valore di BOD del 50%.
Inoltre, è stata definita una lista delle dieci tecniche “EnviFriendly”, basandosi sui progetti pilota.
– LIFE05 ENV/E/000292
Impianto di lavorazione per il trattamento integrale e per la valorizzazione dei rifiuti ottenuti durante il processo di produzione dell’olio d’oliva (Spagna)
Sito internet:
http://ec.europa.eu/environment/life/project/Projects/index.cfm?fuseaction=search.dspPage&n_proj_id=2900
Lo scopo principale del progetto era quello di mostrare i vantaggi, sia dal punto di vista ambientale sia della fattibilità economica e tecnica, di un nuovo sistema per il trattamento dei rifiuti derivanti dalla produzione dell’olio d’oliva. Il sistema era basato su un procedimento distinto in tre fasi, comprendenti la separazione dei residui solidi, il processo di evaporazione e di condensazione e un trattamento finale dell’acqua. In seguito all’elaborazione di prototipi per ciascuna di queste fasi, è stato costruito un piano pilota per convertire il rifiuto in fertilizzante liquido e solido e in acqua destinata all’irrigazione.
– LIFE06 ENV/E/000044
Trattamento ambientalmente sostenibile degli scarti del suino, basato su tecnologie innovative: un progetto dimostrativo che ha avuto luogo in Aragòn (Spagna).
Sito internet:
Il progetto aveva lo scopo di migliorare il trattamento degli scarti del suino, così da minimizzare l’impatto ambientale. È stato così sviluppato un modello di gestione integrata capace di adattarsi a differenti luoghi e circostanze di lavorazione: la dimostrazione ha poi avuto luogo in tre siti diversi, presso Aragón (Spagna). Tramite la creazione di tre aziende di Trattamento degli Scarti del Suino, i Partecipanti al progetto erano diretti ad ottenere sia la migliore gestione dei rifiuti sia la riduzione della contaminazione del suolo, dell’acqua e dell’aria, concentrandosi specialmente sui nitrati provenienti da risorse non identificate; a massimizzare il riciclo dei componenti nutritivi attraverso la valorizzazione del liquame del maiale; a migliorare l’efficienza economica del procedimento e a minimizzare i suoi bisogni energetici. Le fasi previste includono anche l’applicazione di metodi innovativi di applicazione dei rifiuti sul suolo.
– LIFE08 ENV/E/000143
Gestione integrata dei rifiuti e valutazione del ciclo di vita nell’industria vinicola: Dal rifiuto a prodotti di valore elevato (Spagna).
http://ec.europa.eu/environment/life/project/Projects/index.cfm?fuseaction=home.createPage&s_ref=LIFE08%20ENV/E/000143
Oltre all’obiettivo principale – ridurre l’impatto ambientale del settore vinicolo, integrando la gestione dei rifiuti con strumenti di valutazione del ciclo di vita nell’industria vinicola – il progetto prevede anche 1. la promozione del recupero e del riciclo dei rifiuti del settore vinicolo; 2. l’individuazione dei migliori sottoprodotti che possono essere ottenuti dagli scarti del vino, basando l’identificazione sul loro valore aggiunto e sulla loro adattabilità tecnica, portando avanti test in un impianto pilota; 3. l’individuazione delle migliori tecnologie e tecniche disponibili nel settore vinicolo.
–IMPROLIVE-Miglioramenti nei Sistemi di Trattamento e Validazione dei Rifiuti solidi-Liquidi derivanti dall’estrazione a due Fasi dell’Olio di Oliva (Spagna).
Sito internet: http://www.ucm.es/info/improliv/
Lo scopo del progetto è stato quello di creare un pacchetto completo di trattamenti per i rifiuti derivanti dall’estrazione dell’olio d’oliva in due fasi. Gli obiettivi erano: sviluppare un catalogo e un database per elaborare le informazioni tecniche ed economiche; migliorare il recupero di olio di orujo e di alpeorujo per ottenere una migliore qualità dell’olio e per ridurre i costi; convalidare alpeorujo con un’ottimizzazione delle proteine per ottenere alimenti per animali tramite biorisanamento aerobico delle fasi solide e liquide; ottenere promotori della crescita delle piante, e della combustione/ gassificazione per il recupero di energia e gas combustibili.
NAIAS (2000-2006)-Sistemi innovativi per la gestione delle acque di vegetazione dei frantoi
Sito internet: http://www.aegean.gr/environment/eda/naias/
Il progetto è stato finanziato dal Regional Development Directorate-General dell’Unione Europea (ERDF Innovative Actions 2000 – 2006, Project 2001 GR 16 0 PP 209) e il suo scopo è stato quello di sviluppare progetti innovativi nelle Isole del Nord Egeo. Lo scopo specifico è stato quello di predisporre sistemi pilota per la gestione dei rifiuti in un certo numero di frantoi siti nella Regione del Nord Egeo, con il fine ultimo di stabilire soluzioni integrate al problema della gestione delle acque di vegetazione dei frantoi. Mentre erano dirette a saggiare nuove tecniche e strategie, queste soluzioni hanno tenuto in considerazione le caratteristiche specifiche di ogni frantoio e hanno sfruttato le conoscenze già esistenti e disponibili riguardanti le tecnologie che sono state già saggiate su scala globale. È stata posta attenzione sia al processo di produzione che genera i rifiuti in questione, quindi a come diminuire la quantità dei rifiuti prodotti, sia al trattamento dei rifiuti prodotti.
Perciò, lo scopo non era trovare un’unica soluzione al problema della gestione dei rifiuti, dal momento che per ogni caso la soluzione migliore dipende molto probabilmente dalle specificità del singolo frantoio (per esempio diversa quantità di terreno a disposizione, diverse capacità produttive, ecc..).
È stata rivolta ulteriore attenzione al riutilizzo dei rifiuti o dei componenti dei rifiuti (rifiuti come risorsa); all’uso di sistemi naturali per il trattamento dei rifiuti; alla semplice ideazione e messa in opera di sistemi di trattamento dei rifiuti.
2. Progetti che hanno sviluppato tecnologie innovative di trattamento con la produzione di compost e di acque reflue “pulite”, adatti all’applicazione nel settore agricolo, e che sono stati testati in realtà produttive senza comunque aver valutato gli effetti sulla qualità del suolo.
Questi sono:
– LIFE00 ENV/GR/000723
Creazione, messa in opera e dimostrazione di un sistema innovativo a circuito chiuso dell’acqua di scarto dalla molitura dell’olio, facendo uso del metodo Fenton (Sitia, Creta) e riutilizzo dell’acqua trattata e dei sottoprodotti in agricoltura (Grecia).
(e-mail : oas@sit.forthnet.gr)
Nel corso di questo progetto, un impianto pilota è stato progettato e costruito nella Creta Orientale destinato al trattamento completo degli scarichi provenienti dai frantoi. Lo scarico dello stabilimento adiacente è stato incanalato verso un impianto di trattamento. In questa sede, lo scarico è lavorato tramite il metodo Fenton in combinazione con un sistema di flottazione dell’aria dissolta per estrarre il contenuto solido dall’effluente. La componente solida che si viene a formare come rifiuto non tossico è in seguito nuovamente lavorata attraverso un reattore di compostaggio a circuito chiuso insieme ai rifiuti agricoli disponibili sul luogo. Da questo procedimento è stato ottenuto del compost stabile, libero da agenti patogeni e ciò ha permesso di farlo diventare fertilizzante organico di alta qualità pronto per essere distribuito.
Il team scientifico ha in seguito sviluppato questa tecnologia e lo stesso team ha poi prodotto un compost di qualità sempre maggiore. La metodologia sviluppata per il compostaggio è stata quella prevalentemente adottata dalle Associazioni Agricole in Grecia, che hanno poi imballato e spedito il prodotto finale.
Sono stati effettuati poi dei test sui raccolti e su specie arboree e questi test hanno rivelato un effetto positivo del compost applicato alla crescita delle piante; comunque, fino ad adesso nessun test o studio è stato messo in pratica per verificare il suo effetto potenziale sulla qualità del suolo durante la coltivazione.
– LIFE03ENV/GR/000223
Sviluppo di un procedimento economicamente autosufficiente per la gestione integrata attraverso l’utilizzo dei rifiuti dell’industria vinicola; produzione di un fertilizzante organico e naturale con un elevato valore aggiunto (Grecia) – DIONYSOS.
Sito internet:
http://ec.europa.eu/environment/life/project/Projects/index.cfm?fuseaction=home.createPage&s_ref=LIFE03%20ENV/GR/000223
Lo scopo complessivo di questo progetto è stato lo sviluppo di un procedimento economicamente sostenibile per la gestione integrata dei rifiuti prodotti dall’industria vinicola in Grecia. Nello specifico, il progetto voleva mostrare che per le PMI sarebbe stato economicamente sostenibile sviluppare un’unità di produzione (in un impianto pilota su scala) volta alla lavorazione dei rifiuti solidi dell’azienda vinicola per recuperare importanti polifenoli e diretta anche all’uso dei rifiuti restanti per produrre mangimi dall’elevato valore nutritivo o fertilizzante organico naturale.
Il progetto ha avuto successo nel recuperare polifenoli naturali, sostanze dall’elevato valore aggiunto e dalle molteplici applicazioni presso industrie come integratori alimentari e ingredienti attivi dei cosmetici; inoltre il progetto ha promosso e diffuso sia l’uso dei restanti rifiuti e delle rimanenze delle acque di scarico per la produzione di nutrimento per animali, sia la trasformazione dei residui rimanenti in fertilizzante organico naturale tramite compostaggio.
Il compost prodotto è stato saggiato durante esperimenti su piccola scala per la coltivazione di due specie orticole su un terreno sabbioso e su un terreno franco, mostrando risultati molto soddisfacenti per quanto concerne lo sviluppo stesso della pianta. Comunque non è stato saggiato nessun altro tipo di terreno o specie vegetale, e non è stato identificato l’effetto dell’aggiunta del compost sul suolo, almeno non nello spazio di durata del progetto.
FP6 – Trattamento biologico e sfruttamento delle acque di scarto derivanti dalla molitura dell’olio d’oliva; tecniche e applicazioni integrate.
Progetto finanziato nell’ambito del 6° Programma Quadro Europeo tra 2003 e 2006
Il progetto prevede il trattamento aerobico dei rifiuti prodotti dalle due fasi di molitura dell’olio d’oliva per la produzione di compost, adatto alla coltivazione di ortaggi e alberi. Il progetto è riuscito a trasformare grandi quantità di rifiuti in compost e ha prodotto un fertilizzante di buona qualità, che è stato poi applicato a diverse coltivazioni di specie orticole e arboree. In ogni caso questi risultati dovrebbero essere ulteriormente integrati e supportati dall’individuazione dei potenziali effetti di questa produzione sulle proprietà e le qualità del suolo.